L’Altare del Calvario (foto: Federico Mulas – The Method Agency)

Il Museo Marino Marini di Firenze apre le porte ad una mostra che racconta oltre cinque secoli di arte sacra attraverso i capolavori commissionati dalle corti cattoliche europee per essere donati alla Basilica Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un autentico tesoro che è stato catalogato dall’Ordine dei Frati Minori a partire dal 2013. L’esposizione “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re”, in programma dal 12 settembre al 8 gennaio e dedicata ai doni dei sovrani, comprende 109 opere di arte sacra di inestimabile valore, tra cui spicca l’Altare del Calvario della basilica gerosolimitana.

Quest’opera, di cui fa parte l’Ornamento donato da Ferdinando I de’ Medici, realizzato da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla fra il 1588 e il 1590, rappresenta uno dei manufatti di maggior valore artistico e spirituale che adornano la navata latina del Santo Sepolcro. Dopo quasi cinque secoli per la prima volta l’Ornamento ha lasciato Gerusalemme per fare ritorno in Italia, dove sarà restaurato ed esposto a Firenze per tutta la durata della mostra.

“La scelta di portare la mostra al Museo Marino Marini di Firenze è dettata dalla presenza della Cappella Rucellai, capolavoro dell’architettura rinascimentale realizzato nel XV secolo da Leon Battista Alberti e ispirato proprio al Sepolcro di Terra Santa – spiega Carlo Ferdinando Carnacini, presidente della Fondazione Marini San Pancrazio – Ospitare i tesori di uno dei luoghi simbolo delle tre confessioni religiose, meta di migliaia di pellegrini ogni anno, rappresenta un motivo di grande orgoglio per il nostro museo. In questo connubio fra arte contemporanea, tradizione e pellegrinaggio il Museo Marino Marini si conferma come un centro culturale di eccellenza a livello internazionale, capace di promuovere il dialogo tra linguaggi artistici differenti e avvicinare un pubblico eterogeneo alla bellezza e alla complessità dell’arte”.

Tra i capolavori della mostra spiccano anche i doni offerti da Carlo di Borbone, re di Napoli, a testimonianza della munificenza dei committenti e della profonda devozione. Di particolare rilievo il paliotto d’altare in argento e oro, realizzato in 1731 dal maestro orafo napoletano Gennaro De Blasio e che si aggiunge ad altre opere inedite e mai esposte in precedenza, come le due tele raffiguranti san Francesco d’Assisi e sant’Antonio da Padova, dipinte da Francesco De Mura nel XVIII secolo.

L’intera collezione di opere, posta sotto la tutela della Custodia di Terra Santa, costituisce un tesoro di oggetti religiosi, gioielli, ornamenti e paramenti sacri, codici e baldacchini che i francescani hanno preservato e catalogato nel corso di oltre cinque secoli e che ritorneranno a Gerusalemme nel 2026 per l’istituzione Terra Sancta Museum Art and History, nel Convento San Salvatore.

Il percorso di visita al Museo Marini avrà inizio dall’edicola commissionata da Paolo Rucellai per l’ex Chiesa San Pancrazio, per guidare i visitatori in un pellegrinaggio simbolico verso i luoghi della Terra Santa, attraverso secoli di devozione religiosa e ostentazione politica. “L’esibizione del ‘lusso per Dio’ attraverso il dono di capolavori dei più abili pittori, tappezzieri, orafi, e scultori rappresenta il contrasto fra la dimensione mistica e lo sfoggio di potere che lungamente ha visto competere le corti cattoliche, testimoniando anche l’opulenza della famiglia Medici nel contesto rinascimentale”, sottolinea il curatore scientifico Jacques Charles-Gaffiot.

Il Museo Marino Marini è sito in piazza san Pancrazio a Firenze e apre dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle 19 (mercoledì chiuso; ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura). Per informazioni è possibile chiamare il numero di telefono 055219432 o scrivere un’e-mail a info@museomarinomarini.it o prenotazioni@museomarinomarini.it.

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