Traccia dell’intervento del Vescovo  per l’inizio dell’Anno pastorale. 27/10/2018.

 

Cominciare e ricominciare, i verbi che vogliamo trafficare quest’anno, sono i verbi della vita di tutti e ci ricordano che “i dinamismi dell’esistenza reale (il nascere e il morire, l’innamorarsi e il generare vita, il lavoro e la festa, scrivevo lo scorso anno) sono anche i dinamismi della vita cristiana (lettera pastorale, p. 4). Ma un terzo verbo ci è caro: ritrovare. Già l’anno scorso abbiamo cominciato a coniugarlo…

  1. Si tratta di ritrovare una fede alleata della gioia della vita. Una fede umana e attuale. Perché “la tradizione è una pianta che fiorisce ad ogni primavera, una linfa che continuamente si rinnova” (San Paolo VI, definito da Francesco “profeta di una Chiesa estroversa”).
  1. E di ritrovare una Chiesa generativa e ospitale.

Ma questo ritrovare chiede coraggio. Lo vogliamo imparare questa sera da Nicodemo (del quale il IV Vangelo ci parla in tre passaggi: 3,1-8; 7,50-51; 19,38-40). Ci insegna:

– il coraggio di cercare Gesù

– il coraggio di capire e di non dare niente per scontato

– il coraggio di esporsi, rischiando.

Con Nicodemo, possiamo cominciare e ricominciare il cammino di quest’anno