“La missione ha bisogno di una nuova auto ma non avendo le forze economiche per coprire il costo di 45mila € chiedo ad enti e a persone di buona volontà di aiutarci con un contributo”. È l’appello che rivolge il sacerdote finalese don Michele Farina dalla missione di Monassao, villaggio della Repubblica Centrafricana in cui presta servizio. Nata oltre quarant’anni fa per sostenere l’etnia dei pigmei Bayaca, si trova a sud ovest del Paese, a 80 km dal confine con Camerun e Congo, e si estende per un raggio di 60 km, comprendendo i quattro villaggi Beya, Salo, Kounda Papaye e Kanza.
“Siamo in piena savana e intorno a noi c’è la foresta – racconta don Farina – Oltre alla pastorale della parrocchia la missione sostiene due progetti significativi. Il piccolo ospedale effettua ogni mese circa mille consultazioni, curando malattie come malaria, tifo e AIDS, e infezioni, e una volta alla settimana diversi tipi di vaccinazioni. Numerosissimi sono i casi di bambini malnutriti. Vi si può ricoverare una decina di persone e vi avvengono numerosi parti. La scuola è composta da 145 bambini dai 6 agli 8 anni, dei quali molti sono pigmei Bayaca, e dura due anni, dopo i quali comincia quella elementare statale. Terminata la lezione, agli alunni viene dato il pranzo, per la maggior parte di loro unico pasto della giornata”.
Attualmente si è reso necessario l’acquisto di un nuovo mezzo per due motivi. “Fino a pochi mesi il sacerdote missionario era uno solo, invece ora siamo in tre e dobbiamo svolgere più lavoro a Monassao e nei villaggi della parrocchia – spiega don Michele Farina – Inoltre l’attuale auto comincia ad aver bisogno di parecchia manutenzione: avere due mezzi ci permetterebbe di utilizzare quello nuovo per viaggi più lunghi e l’altro per gli spostamenti brevi e il carico di materiale che spesso dobbiamo acquistare per le opere della missione”.
Le strade in Centrafrica sono pessime: nella regione della missione non esiste una strada asfaltata, tutto è sterrato pieno di buche, fango ed enormi pozze d’acqua, con tratti da percorrere a passo d’uomo. Per percorrere 30 km in media ci vuole 1 ora. Tutto ciò a causa delle abbondanti piogge (la stagione secca dura solo 3 – 4 mesi all’anno) e del passaggio di camion che, trasportando legna, lasciano grosse buche che poi la pioggia peggiora enormemente.
“La nostra attuale auto è una Land Cruiser, pick-up con cabina a tre posti e il cassone posteriore per trasportare materiale e persone – specifica il missionario finalese – È nostra intenzione acquistare lo stesso modello ma con la cabina a cinque posti per portare comodamente più persone, soprattutto i malati dai villaggi all’ospedale”.
“Ogni volta che l’auto esce dalla missione circa 15-20 persone possono approfittarne ed evitare di percorrere molti chilometri a piedi – aggiunge – Spesso sono mamme con bambini e il frutto del loro lavoro nel campo, malati, persone con handicap, dipendenti della missione, purtroppo anche defunti all’ospedale da seppellire nel loro villaggio, ragazzi che vogliono solo giocare a pallone”.
Don Michele Farina chiede dunque un aiuto all’acquisto di una Toyota Land Cruiser pick-up, doppia cabina Motore 4.164 cc diesel, Modello HZJ79L/R-DKMRS, cambio meccanico, 5 marce, 4 porte, 6 posti. Chi volesse contribuire lo può fare attraverso il conto corrente Provincia Italiana della Società delle Missioni Africane con l’Iban IT 23 Z061 7501 4170 0000 1579 180 e specificando nella causale “Padre Michele Farina”. “Nella speranza di raggiungere questo obiettivo per noi importante ringrazio fin d’ora il sostegno e l’affetto di tutti nei confronti della missione”, conclude il sacerdote.
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