In tempo di Sinodo, mi piace richiamare l’avventura della santità come cammino condiviso:
1. cammino, innanzi tutto, accettando lo scarto tra il presente della realtà e il futuro della promessa (cfr. 1 Gv e beatitudini)
2. condiviso, perché non si diventa santi da soli, ma camminando nella Chiesa (cfr. Ap).
Cfr. Gaudete et exultate, nn. 141 e 142.