Schema dell’intervento del Vescovo alle Assemblee pre-sinodali nei Vicariati
- Cos’è un Sinodo?
“Il Sinodo diocesano è l’assemblea dei sacerdoti e degli altri fedeli della Chiesa particolare, scelti per prestare aiuto al Vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana” (CJC, can. 460).
“Esprime l’intera Comunità diocesana che, mediante suoi rappresentanti appositamente scelti, si interroga alla luce del Vangelo e lasciandosi guidare dallo Spirito Santo, affinché ogni sua struttura e iniziativa diventi ‘un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione’ (EG 27)”. “Una individuazione dei fini senza un’adeguata ricerca comunitaria dei mezzi per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia” (EG 33).
E’ pertanto esperienza spirituale: esprime la natura sinodale ed eucaristica della Chiesa. Chiesa, Sinodo ed Eucaristia si coimplicano reciprocamente!
L’Assemblea sinodale:
* sarà composta da membri di diritto, membri eletti e membri scelti dal Vescovo (la Normativa per il nostro Sinodo è pubblicata sul sito della Diocesi). E’ ipotizzabile un’Assemblea di circa 120 persone. In particolare, ogni Vicariato eleggerà nei prossimi mesi otto laici membri del Sinodo (il Vescovo invierà in gennaio una breve lettera al riguardo);
* si riunirà in apposite sessioni e anche in Commissioni;
* potrà avvalersi di esperti, competenti nelle diverse materie trattate;
* avrà la funzione di individuare, approfondire e dibattere i temi riguardanti la vita della nostra Chiesa e di pervenire alla formulazione ed approvazione di documenti, che verranno sottoposti al Vescovo, che nel Sinodo è l’unico legislatore, per la promulgazione.
- Perchè il II Sinodo della Diocesi di Savona-Noli?
Il primo nostro Sinodo è del 1955: precedente il Concilio e solo clericale (come prevedeva allora il Codice di diritto canonico), non poteva evidentemente considerare il “cambiamento d’epoca” che stiamo vivendo.
In continuità con l’esperienza dei “tavoli”, che nel 2018 hanno coinvolto quasi 700 persone, vuole essere l’occasione per sognare insieme il presente e il futuro della nostra Chiesa. Insieme, perché siamo chiamati a “ridire ad ogni credente che se egli non ci fosse tutta la Chiesa sarebbe diversa” (Dianich). Anche a Savona!
Proprio due aspetti della nostra Chiesa, la piccolezza/fragilità e una certa divisione ancora presente, che potrebbero sconsigliare un Sinodo, lo rendono invece opportuno: spero in un Sinodo per la conversione al Signore della piccola ma bella Chiesa di Savona, chiamata a ritrovare il filo della fraternità.
Il tema del Sinodo, la cui durata prevista è di due anni, ne indica la ragione di fondo: “Chiesa di Savona, prendi il largo, confidando…”.
- Come si svolgerà il nostro Sinodo?
Il cammino sarà scandito da tre momenti, tutti essenziali:
- una lettura sapienziale ed orante della nostra realtà, che dovrà coinvolgere, fino a Pentecoste ma anche dopo, tutta la Diocesi e anche chi se ne sente al margine;
- il discernimento comunitario al quale sarà chiamata l’Assemblea sinodale, in ordine alla maturazione del consenso;
- l’applicazione delle decisioni sinodalmente prese, per la quale sarà primaria e indispensabile la responsabilità del Vescovo e degli uffici di curia.