Il vescovo Calogero Marino

Savona. “Abbiamo zaini pesanti! Se potete, trovate un po’ di tempo per aiutare chi non ce la fa a portare il proprio. Se potete, condividete il pane della conoscenza e della speranza ed invitate l’amico e il compagno affaticato a sedersi un po’, insieme a voi, ogni tanto all’ombra del riposo e del ristoro, per riprendere così più speditamente il cammino! Se potete, ritagliatevi ogni tanto un momento solo per voi stessi, in un luogo tranquillo, tra una pagina di un libro e l’altra, tra un esercizio e l’altro, per sondare il vostro cuore e per lasciarvi interrogare e coinvolgere dalle domande sempre antiche e sempre nuove sulla vita e sull’amore”.

Sono gli inviti conclusivi della lettera aperta che il vescovo, monsignor Calogero Marino, ha scritto a tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, alla vigilia della ripresa dell’anno scolastico. “Vorrei – esordisce il presule – che mi sentiste oggi vicino a condividere le vostre attese, la vostra ansia per i nuovi incontri, le vostre preoccupazioni e le vostre gioie; vicino quando vi organizzerete per far sempre meglio, per mettercela tutta, per riuscire bene; vicino quando vi capiterà di essere tristi, nei momenti più bui, quando la fatica scolastica e a volte la delusione sembreranno non lasciare scampo; vicino nel momento in cui desidererete dimostrare fortemente che voi valete e che la scuola è un luogo bello ed importante per la vostra vita: una scuola interessante, perché la mente e il cuore gioiscono quando sono rapiti dalla passione per la conoscenza e dalla profondità della bellezza!”.

Il vescovo ricorda poi agli studenti di essere venuto, nel corso dei precedenti anni scolastici, a far visita a molti di loro nelle loro aule ed aggiunge: “Ho visto come lavorate, ho conosciuto dalla viva voce di molti i problemi che affrontate ogni giorno, i dubbi e le speranze, la sete di Assoluto, la ricerca della felicità, la preoccupazione per il futuro, la voglia di una vita piena ed appagante; mi sono reso conto delle tante belle iniziative di studio, vissute con coraggio e con impegno, che si realizzano con il vostro indispensabile contributo e con la competenza e la disponibilità dei vostri insegnanti, dei vostri dirigenti scolastici e del personale delle vostre scuole. Sono rimasto colpito da quanto bene c’è e da quale tensione si respira durante le ore di lezione! Sono certo che in questo bel clima di scuola si inseriranno senza fatica anche i ragazzi che iniziano un nuovo percorso di studi. A loro particolarmente va il mio pensiero in questo momento”.

“A tutti voi – conclude il vescovo – il mio augurio, perché lo studio ed il sapere non diventino una noia e non generino mai apatia, ma siano la strada sicura per intraprendere una crescita continua e per raggiungere una formazione completa. Auguri di buon viaggio, dunque: siamo tutti scalatori, tutti pellegrini, tutti viandanti”.