Cogoleto. Domenica 11 febbraio si terrà la XXXII Giornata Mondiale del Malato, istituita da Giovanni Paolo II nel 1992 nel giorno della memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes. Il tema scelto da papa Francesco è “Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato curando le relazioni”. Alle ore 15 nella Parrocchia Santa Maria Maggiore durante la Liturgia della Parola sarà amministrata l’unzione degli infermi. A seguire ci sarà un momento conviviale.
“Prima del Covid-19 avevamo iniziato a celebrare la Giornata sempre in una parrocchia diversa per dare spazio e voce alle comunità – spiega don Mario Moretti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute della Diocesi di Savona-Noli, intervistato da Sonia Pedalino sul mensile Il Letimbro – Ora in accordo con il vescovo Marino riprendiamo questa idea da Cogoleto. Il malato e l’anziano hanno bisogno di incontrare il Signore ed è importante avere attenzione per queste persone fragili”.
“Durante e dopo la pandemia si sono verificate grandi difficoltà dal punto di vista sanitario sia per la diagnostica sia per le cure – aggiunge – Molti si sono trovati soli in casa e anche ora alcuni anziani non escono più. Il Covid-19 ha lasciato una pesante eredità: nelle parrocchie c’è stato un sensibile calo nella partecipazione ed è difficile trovare animatori e catechisti disposti a dare una mano, in special modo nell’aiutare malati e anziani soli”.
“Noi parroci mettiamo la buona volontà e la disponibilità per portare conforto agli ammalati, però questo dovrebbe essere un’attenzione di tutta la comunità eucaristica – conclude – L’obiettivo è sensibilizzare la comunità alla cura verso il prossimo, soprattutto i fragili, tutto l’anno, non solo l’11 febbraio”.