Roma. Oltre cento suore e partner provenienti da ogni angolo del mondo si sono riuniti per due giorni, il 23 e 24 ottobre, per delineare un piano d’azione collaborativo per l’advocacy, volto a creare cambiamenti sistemici e rispondere alle sfide chiave per lo sviluppo sostenibile delle nostre società e del nostro pianeta. Il primo Advocacy Forum ospitato dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali, in collaborazione con il Global Solidarity Fund, ha raccolto suore da tutto il mondo, rappresentanti governativi, organizzazioni internazionali, istituzioni vaticane, società civile, accademici e comunicatori.
Le tematiche trattate si sono incentrate su alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, che incidono sullo sviluppo armonioso delle nostre società e del nostro pianeta; tra queste il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, la povertà, la disoccupazione e le disuguaglianze sociali, la migrazione forzata e la tratta di esseri umani, le crisi sanitarie e le violazioni dei diritti umani.
L’evento ha rappresentato il momento culminante di un processo iniziato oltre tre anni fa, nel luglio 2020, quando la UISG, in collaborazione con il Global Solidarity Fund, ha dato vita all’iniziativa Sisters Advocating Globally, volta a creare una rete di suore impegnate nell’advocacy sociale e ambientale, favorire la comunicazione e la collaborazione con i partner e generare spazi di riflessione su alcuni temi cardine dello sviluppo internazionale.
Stili di vita sostenibili e saggezza tradizionale, coesione sociale e dialogo interculturale, valorizzazione e coinvolgimento delle comunità che vivono ai margini nel dialogo globale e presso i media: il Forum ha rilanciato l’impegno della rete globale delle suore dell’UISG verso questi temi, cruciali per l’umanità e per la nostra casa comune.