Savona. Oggi a mezzogiorno in corso Tardy e Benech, nel quartiere Oltreletimbro, si sono tenute l’inaugurazione e la benedizione del defibrillatore donato dalla Confraternita San Domenico (Cristo Risorto) in memoria di Sandro e Lilliana Varaldo e nell’ambito del Progetto “Roberto Salvaterra”, nato da un’idea della Croce Verde di Albisola Superiore per rendere accessibili kit salvavita a chi sia in grado di intervenire tempestivamente in una situazione di emergenza cardiocircolatoria e in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Il 28 aprile 2023 è venuto a mancare Sandro Varaldo, priore e per decenni anima della confraternita, “colonna” dell’organizzazione della Processione del Venerdì Santo e legatissimo alle tradizioni cittadine. Sei mesi dopo lo ha seguito la moglie Lilliana, detta Lilli, con la quale formavano una coppia che ha dato tanto al sodalizio e a Savona, anche aderendo a iniziative di carattere sociale.
In loro memoria, su proposta della famiglia, d’intesa con la Croce Bianca e sentito il 118 Savona Soccorso si è deciso di installare l’apparecchio in corso Tardy e Benech, vicino alla Farmacia San Francesco, zona dove questo importantissimo strumento scarseggiava. L’iter amministrativo e autorizzativo è stato gestito dalla Croce Bianca, da sempre amica della confraternita, che provvederà alla cura del defibrillatore, il sesto attivo in città, così come avviene per altri apparecchi.
“La presenza di questo nuovo strumento dà valore ai oggetti che hanno contribuito alla sua installazione, un segno bello e dedicato a persone che hanno legato la loro vita a Savona”, ha dichiarato l’assessore comunale a Welfare e Comunità Riccardo Viaggi, presente alla cerimonia in rappresentanza dell’amministrazione civica insieme all’omologo alla Cura della città Lionello Parodi.
“Ringraziamo chi ha contribuito a rendere possibile questo nuovo strumento di soccorso – hanno detto invece i membri della famiglia Varaldo – Da lassù Sandro e Lilli sono sicuramente contenti di essere ancora d’aiuto agli altri. La speranza è che non lo si debba utilizzare mai ma è fondamentale che ci sia un defibrillatore anche in questa zona”.