Sabato 27 ottobre in Cattedrale si svolgerà la Veglia di apertura dell’anno pastorale diocesano. I punti cardine della serata di preghiera saranno la consegna del mandato a tutti gli educatori (catechisti, animatori e capi scout), la “restituzione” dell’esperienza dei giovani che hanno partecipato al pellegrinaggio verso Roma, ma soprattutto la consegna della nuova lettera pastorale del vescovo Marino dal titolo “Cominciare e ricominciare. I verbi della vita”.

Senza voler svelare troppo di questo importante documento, Il Letimbro, sul numero di ottobre, intervista in esclusiva monsignor Marino per iniziare a gustarne suggestioni e temi principali.

“Ho scelto questo titolo perché credo la comunità cristiana debba essere sempre più una chiesa generativa che accompagna, che conduce a Gesù chi ancora non lo conosce (ovvero cominciare) e anche una realtà ospitale e inclusiva che accoglie i cammini di chi si era allontanato”, spiega il vescovo.

“Sono verbi ‘umani’ prima ancora che ecclesiali, sono verbi tipici della vita, che significano vita! – continua – Ogni giorno siamo sempre dentro questa dinamica che è molto feconda: a mio avviso quando si smette di cominciare e ricominciare c’è asfissia, c’è sterilità, c’è morte al contrario invece c’è fecondità, c’è futuro!”.