L’Avvento custodisce la grazia degli inizi: l’inizio di Gesù (l’incarnazione da sempre sognata da Dio e dal mondo), nell’attesa del compimento nella gloria, ma anche i nostri inizi. E la festa dell’Immacolata proprio a questo ci invita: a fare memoria grata dei nostri inizi, della nostra vocazione.
“In ogni uomo Maria”: è il titolo di un bel libro, che ci invita a ritrovare il nostro cammino nel cammino stesso di Maria.
Anche perché Paolo, nella seconda lettura di oggi, parla di noi e quindi anche di Maria: benedetti, scelti per essere santi e immacolati, predestinati ad essere figli adottivi, eredi, predestinati a essere lode della sua gloria…Come non ringraziare, contemplando il disegno di Dio, il cui compimento nessun virus potrà mai impedire?
E il vangelo narra l’incontro tra la Parola chiamante di Dio e l’obbedienza libera di Maria. Perchè “all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva” (Benedetto XVI).
Ma l’incontro tra Dio e Maria, tra Dio e noi, come ogni vero incontro, non è scontato, e Maria, “ fu molto turbata” e si chiede il senso delle parole dell’angelo. Anche a noi è chiesto di non dare nulla per scontato, di accettare il rischio e il turbamento della fede…L’”eccomi”, quello di Maria come il nostro, sgorga da questo turbamento e da queste domande…
Oggi una donna, Blerina, diventa cristiana, ed è per noi una grazia che questo avvenga qui, proprio nel giorno dell’Immacolata. I nostri inizi, gli inizi di Blerina, che oggi ci aiuta a ritrovare “il primo amore” (Ap 2,4). Perchè nessuna vocazione è mai scontata, e rischia sempre di coprirsi di abitudine o di scontatezze. Oggi, invece, a questo siamo invitati: a ritrovare la freschezza e la gioia del primo incontro con Gesù.
Un ultimo pensiero: l’angelo che visita Maria si rende presente a noi tramite i volti concreti di chi, avendo incontrato Gesù, è stato per noi suo testimone; anche di questi volti vogliamo oggi fare memoria grata.