“Dalla comunità alla community” è il cuore del tema scelto da papa Francesco per la 53esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si è celebrata oggi anche a Savona in occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti festeggiato durante l’incontro tra il vescovo della Diocesi Calogero Marino e gli operatori della comunicazione, presso il Centro diocesano pastorale “Città dei Papi”.

“Questo incontro si tiene anche per un mio interesse personale – ha rivelato in apertura di intervento monsignor Marino – da piccolo volevo fare il giornalista e quindi ho simpatia per il mondo della comunicazione. Credo sia importante che la Chiesa riallacci i canali di dialogo con tanti mondi, tra cui quello della comunicazione, dei giovani, degli operai, delle donne. Sono contento che abbiamo iniziato pregando, anche se questo non è uno spazio di catechesi ma di incontro ospitale e accogliente”.

Come detto, il tema scelto per la Giornata delle comunicazioni sociali è il rapporto tra comunità e community. Un argomento di dibattito che, secondo monsignor Marino, è molto pratico e attuale: “Ci invita a chiederci cosa vuol dire essere oggi comunità e spiega l’importante parola ‘appartenenza’ – ha dichiarato – Oggi è troppo rigido distinguere tra comunicazione reale e virtuale: anche il virtuale coinvolge concretamente le persone. Ricordo, quando insegnavo al liceo, che la scomparsa di un ragazzo suscitò un grande dibattito, anche teologico, in rete tra i miei allievi sul senso della morte e della vita ed era una comunità reale anche se alcune persone non si conoscevano fino in fondo”.

Il presule ha poi raccontato le sue impressioni da quando è diventato la guida pastorale della Diocesi di Savona Noli. “Sono da due anni qui a Savona e ho conosciuto un bel po’ di questa realtà ma mi chiedo quale sia l”appartenenza’ di Savona e cosa voglia dire fare comunità e fare Chiesa – ha affermato il presule – Oggi le appartenenze sono ‘liquide’, come diceva il sociologo Zygmunt Bauman, sono plurime e volatili: un giorno appartieni ad un gruppo e l’indomani ad un altro, prima voti un partito politico e dopo un altro. C’è un grande bisogno di fare famiglia e di appartenere ma talvolta queste appartenenze sembrano conflittuali”.

Ecco dunque in quali ambiti monsignor Marino sta indirizzando la realtà ecclesiale savonese. “Cerco di costruire un tessuto comunitario che è certamente diverso da quello del passato – ha illustrato – Tanti miei coetanei savonesi vorrebbero, ad esempio, che l’oratorio fosse fatto come una volta ma oggi non funziona più così. Non è che voglio che i ragazzi non vengano più in parrocchia ma viene da chiedersi ‘quale parrocchia?’, ‘quale Chiesa?’ in questi tempi di crisi, rancore, violenza e risentimento, che sono sentimenti che si percepiscono soprattutto su media come il web”.

In questo si inserisce il ripensamento dell’itinerario catechistico per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie. “Abbiamo già avuto due incontri con i catechisti della diocesi e una tre giorni con i sacerdoti per ripensare l’iniziazione cristiana. È stata un’utile maniera di confronto per ripensare il volto della chiesa savonese – ha spiegato – L’altro campo d’azione è il cammino post Convegno ecclesiale di Firenze: facciamo sì che dall’esperienza dei ‘tavoli’ si possano trarre interventi concreti per la nostra Chiesa”.

“Bisogna dare un ‘linguaggio’, dare voce agli invisibili e aiutarli ad emergere e a ricominciare, ad esempio, dopo una malattia, un infortunio grave, il carcere o un matrimonio fallito – ha concluso – La figura dello sportivo Alex Zanardi, che cito anche nella mia lettera pastorale, ci colpisce per la sua grinta nel ‘cominciare e ricominciare’ dopo il grave incidente che ha avuto. Prendiamo esempio da persone come lui, indigniamoci per ciò che non va bene, creiamo spazi di incontro per evitare l’individualismo”.

La ricorrenza di san Francesco di Sales è servita dunque per un confronto tra il vescovo Marino e i giornalisti sul complesso rapporto tra comunicazione e canali social. Il patrono dei giornalisti verrà celebrato anche sabato 26 gennaio dalle 10 e alle 13, presso la Sala Cappa della “Città dei Papi”, con l’importante conferenza del noto vaticanista Luigi Accattoli in merito a “Il dibattito su papa Francesco nei media cartacei e digitali”.

GALLERIA FOTOGRAFICA Il vescovo di Savona Calogero Marino incontra i giornalisti