La Veglia di inizio dell’Anno Pastorale 2023 – 2024

Il 7 ottobre nella Cattedrale Nostra Signora Assunta, durante la Veglia di inizio dell’Anno Pastorale 2023-2024, monsignor Calogero Marino ha conferito i ministeri laicali del lettorato, dell’accolitato e del catechista a dieci uomini e nove donne della diocesi di Savona-Noli che hanno partecipato alla formazione organizzata dagli uffici Catechistico e Liturgico. Il Letimbro ha intervistato il lettore Vito Coppola e l’accolito Laura Bisogno, entrambi della Parrocchia San Paolo Apostolo di Savona.

Cos’ha significato per lei questo conferimento?
Coppola: “Ero emozionato per un tale passo, importante per me e le nostre comunità parrocchiale e diocesana. Ora i laici che svolgono questi compiti sono riconosciuti ufficialmente”.
Bisogno: “È stato emozionante, soprattutto l’atto vero e proprio. Mi sono sentita parte della Chiesa in maniera ufficiale, anche se vi presto servizio da tempo. Per noi donne essere tra le prime riconosciute è bellissimo!”.

Quali parole del vescovo l’hanno colpita?
Coppola: “Quelle sulla doppia novità del ruolo dei laici e del servizio delle donne nella Chiesa. Quand’ero bambino le mie coetanee nemmeno potevano avvicinarsi all’altare, in cinquant’anni sono stati fatti passi avanti”.
Bisogno: “L’esigenza della carità, pensando al cinquantesimo della Caritas diocesana. Tutti dovremmo essere più caritatevoli verso il prossimo, dall’immigrato al vicino di casa”.

Come ha scelto il suo ministero?
Coppola: “Ci ho pensato spesso. Mi viene in mente la ‘Vocazione di san Matteo’ di Caravaggio, in cui l’apostolo, tutto preso nei suoi affari, viene ‘chiamato’ da Gesù, accompagnato da san Pietro, e si alza, stupito di ciò. Il mio percorso per impegnarmi a fondo nella vita ecclesiale, in particolare nell’approfondimento della Parola di Dio, è maturato con l’ex parroco don Germano Grazzini”.
Bisogno: “Volevo essere d’aiuto alle persone, soprattutto i malati. Inizialmente mi sono proposta come ministro straordinario della comunione, poi mi è stato suggerito l’accolitato. Ne sono felice, è un punto di partenza che arricchisce la mia spiritualità”.

Quali temi del corso l’hanno interessata maggiormente?
Coppola: “Il senso del nostro ruolo, che è di ausilio ai ministri consacrati. In quanto laici operiamo all’interno della società civile e ne siamo intermediari con la Chiesa”.
Bisogno: “Il servizio alla comunità e, in mancanza del sacerdote, l’essere un riferimento per chi entra in chiesa, con un conforto spirituale o una semplice gentilezza. È importante coltivare il valore dell’accoglienza contro l’idea diffusa che ognuno pensi a sé”.

C’è sempre più necessità di laici nella Chiesa?
Coppola: “L’età media dei fedeli è elevata, servirebbe un contributo maggiore dei giovani”.
Bisogno: “Sì! Nel nostro piccolo speriamo di aver dato l’esempio a chi è indeciso o lontano dalla fede”.