Il 2 Maggio 1519 moriva ad Amboise, in Francia, Leonardo Da Vinci. Tutto il mondo celebra questo anniversario: 500 anni dalla morte di uno dei più importanti geni dell’umanità. Leonardo riusciva a dimostrarsi uomo di raffinato e innovativo ingegno nel campo dell’arte, della scienza, dell’architettura, della trattatistica e della progettazione in genere.

Una delle opere d’arte più famose realizzate fu certamente l’Ultima Cena, dipinta nel refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. La tecnica di esecuzione fu quanto mai ardita e sperimentale: tempera e olio su due strati di intonaco, che consentiva di armonizzare le famose velature di colore leonardiane. Questo metodo però non fu efficace sul muro umido del refettorio e solo dopo pochi anni dalla fine dell’esecuzione (1498) il dipinto iniziò a disgregarsi perdendo colore.

Sia per la precarietà fisica del dipinto che per la maestria del tratto pittorico e dell’inusuale attenzione psicologica dei personaggi, il Cenacolo leonardiano fu uno dei dipinti più copiati già nei primi anni del XVI secolo. Una fra le migliori copie coeve e a grandezza naturale giunta sino a noi è conservata nel Seminario Vescovile di Savona. Anche qui campeggia sulla parete del lato corto del refettorio e, ancora oggi, accoglie chi si appresta a consumare un pasto. L’opera del Seminario è un grande dipinto a olio su tela probabilmente realizzato dal Giampietrino o da Marco d’Oggiono, entrambi allievi di Leonardo da Vinci a Milano, entrambi attivi a Savona nei primi anni del XVI secolo.

Opera sconosciuta anche agli stessi Savonesi, nel Cinquecentenario della morte di Leonardo, sarà valorizzata e aperta al grande pubblico. Diverse sono le iniziative che riguarderanno la fruizione dell’opera: da cene a concerti, da conferenze a spettacoli e visite guidate.

Ad aprire l’anno di celebrazioni ed eventi, la Diocesi di Savona-Noli, in collaborazione con il Seminario Vescovile e la Soprintendenza ligure, ospiterà il 2 Maggio 2019 alle ore 18.00, presso il refettorio del Seminario una Conversazione intorno al dipinto tenuta da Massimo Bartoletti, storico dell’arte, per tanti anni funzionario di zona della Soprintendenza e ora in servizio a La Spezia.

Per partecipare all’evento gratuito non occorrerà prenotare, ma semplicemente presentarsi in Via Ponzone, 5. Sarà la prima occasione durante il 2019 per godere a pieno della visione ravvicinata del grande dipinto. Sorprendente sarà la possibilità di cogliere particolari preziosi, copiati dalla grande mano del maestro vinciano, ormai quasi del tutto cancellati nel dipinto originale.

Cristina Gamberini

Cenacolo di Savona - 2 maggio 2019