Fare memoria grata della Dedicazione della Chiesa Cattedrale significa innanzi tutto riscoprire il senso del nostro essere Chiesa, “campo” ed “edificio” di Dio, come ci ricorda San Paolo. Chiesa che ha come unico fondamento Gesù Cristo; altrimenti (=se smarriamo l’unico buon fondamento) rischiamo di costruire invano, e facciamo esperienza di una stanchezza cattiva, che toglie la gioia.
Ma costruire sull’unico buon fondamento significa “ritrovare il filo della fede”, confessare la nostra fede in Gesù con le stesse parole di Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (cfr. Mt 16,13-19).
Per ritrovare la fede professata da Pietro, occorre però lasciare i “luoghi comuni” (Elia, Geremia, Giovanni…), occorre cioè il coraggio di una scelta di fede davvero personale: nessuno può credere al nostro posto, nessuno può essere esentato a poco prezzo dall’avventura di un cammino di fede che chiede di far nostra (=interiorizzare) la fede ricevuta.
La Cattedrale è la “chiesa del Vescovo”, ma -soprattutto- è il luogo della radunanza della Chiesa di Dio che è in Savona. Preghiamo perché la nostra Chiesa sia davvero ospitale per tutti i cammini, anche quelli inusuali o imprevisti, dei cercatori del volto santo di Dio. Quel volto che il discepolo Pietro ci insegna a riconoscere nei tratti umanissimi del volto di Gesù.