Fra le eccellenze di Savona merita tale appellativo un’associazione: Ambulanze Veterinarie Italia. Fondata nel marzo 2014 da Gianmarino Secondo Dotti e diffusa in molte città del Nord, assicura agli animali un primo soccorso salvavita e il trasporto verso le strutture veterinarie. Il Letimbro ha intervistato il presidente Dotti.
Come ha avuto l’idea?
“Guardando due video: nel primo durante un rodeo un cavallo è stato male e in pochi minuti è giunta un’ambulanza per portarlo in clinica, nel secondo alla Fiera Cavalli di Verona un ‘saltatore’ si è accasciato a terra morente e lo hanno trasportato fuori. Questi fatti mi hanno indotto a comprare la prima ambulanza. Dopo qualche mese il nostro è diventato un servizio indispensabile e abbiamo cominciato a ‘collezionare’ convenzioni con società autostradali ed enti pubblici. Da gennaio siamo confederati con altre onlus simili che aiutiamo sia burocraticamente sia con mezzi nostri”.
Quali sono gli interventi più frequenti?
“I più semplici sono quelli in cui il proprietario non è in condizione di portare l’animale dal veterinario, il cane è avvelenato o cade dal balcone oppure il gatto viene investito. Poi soccorriamo animali fino a 10 quintali con rimorchi, come nel caso dei camion pieni di vitelli che si rovesciano. In futuro speriamo di impiegare motoscafi per il recupero in mare”.
Come bisogna comportarsi in caso di emergenza?
“Mantenendo la calma e fornendo agli operatori un’anamnesi di base, così arrivano sul posto preparati e in grado di informare il veterinario prima dell’arrivo in clinica”.
Trattare cani e gatti come “figli” è sbagliato?
“Il malgoverno degli animali, specialmente di grossa taglia e aggressivi verso i simili, provoca danni. È importante sensibilizzare le persone ed eventualmente punirle, ad esempio con sanzioni pecuniarie. Gli animali si possono amare o non amare ma occorre rispettarne la natura: sono al mondo anch’essi, il più delle volte ce li abbiamo messi noi e se li curiamo ne siamo responsabili”.
Esiste ancora il fenomeno dell’abbandono dei cani?
“Con 1800 km di autostrade convenzionate possiamo dire di no per via di una maggiore sensibilità e della videosorveglianza. Oggi i proprietari hanno diverse possibilità per rinunciarvi, ad esempio consegnandoli al Servizio Sanitario Nazionale. I pochissimi che troviamo sono cucciolate o scappano da cascine nei dintorni”.
Savona è amica degli animali?
“La Polizia Locale è l’unica realtà civica che effettivamente ci supporta e dotata di una discreta attenzione, al contrario il Comune è latitante. Basterebbe un posto auto riservato, cosicché l’ambulanza parta dalla città e non da Carcare. Idem per Spotorno, dove d’estate cani e gatti ‘si moltiplicano'”.
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