“Signore, ma sei sicuro di aver chiamato me?”. “Signore, questa è la tua o la mia volontà?”. Queste domande mi sono rimbalzate in testa per anni. All’inizio di questa nuova avventura non sapevo veramente cosa pensare. Chi mi ha accompagnato e suggerito in questa nuova vocazione aveva visto in me cose che io non avevo capito. Allora questo lungo discernimento fatto di domande tante…risposte? Forse poche ma direi quelle giuste.
Dopo la mia prima vocazione matrimoniale ecco una nuova chiamata. Anzi, senza offesa per nessuno, dopo esser diventato salesiano cooperatore nel lontano 1992 tutta la mia vita ha preso una strada nuova. Ho conosciuto Claudia e con il nostro “Sì!” al matrimonio è cominciata l’avventura di famiglia. Una famiglia aperta fin da subito: forse è lì che avrei dovuto vedere? Di solito i nostri occhi sono puntati sul nostro naso, non all’Infinito. Già! Infinito come l’Amore che il Signore mi dona, Infinito come le Grazie che il Signore ha fatto per me e per noi.
Tutto facile, tutto semplice? Per nulla! Se però mi guardo indietro, è solo grazie a Lui che sono e siamo riusciti a fare tutto quello che abbiamo fatto. Solo con Lui è stata Gioia Piena. Potevo forse tirarmi indietro, aspettare o chissà cos’altro ma quel “Sì!” lo dovevo al Signore per tutto ciò che ho ricevuto. Allora che Diaconato sia! Che Servizio sia! Già, perché il diaconato è servire, essere per gli altri, nel mio caso soprattutto per i giovani poveri abbandonati e pericolanti.
Grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato e aiutato nel mio cammino. Un grazie speciale alla mia famiglia, a Claudia, ai nostri figli e alla grande famiglia dell’oratorio. Vi saluto con un pensiero di don Bosco: “Camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate il cielo!”.