Nonostante la pioggia insistente e vento forte, sono stati comunque numerosissimi i pellegrini che stamane sono partiti alla volta del Santuario dando vita alla solenne processione che si ripete da secoli ogni 18 marzo: il corteo sacro è stato avviato dal Duomo, poco dopo le 7, dal vescovo Calogero Marino e quindi presieduto dal suo predecessore Vittorio Lupi e animato da un rosario della misericordia curato dal vicario generale don Angelo Magnano.
Diverse centinaia, forse anche migliaia, i “temerari” fedeli che non hanno voluto mancare all’appuntamento tradizionale con la Signora apparsa nel 1536 sulle rive del Letimbro e Patrona della città di Savona e della Diocesi. La folla in processione si è come sempre infoltita lungo il cammino raggiungendo in preghiera il Santuario fra le curve della provinciale e le nove caratteristiche “cappellette”, tutte addobbate a festa.
Ovviamente, a causa della pioggia e del vento, non è stato possibile aprire il corteo sacro con il tradizionale crocifisso, quest’anno appartenente alla Confraternita di san Rocco e N.S. della Croce di Castagnabuona (Varazze) che è stato collocato già da ieri sera nella Basilica.
Fra i tanti pellegrini, tutti seminascosti da giacche a vento e soprattutto ombrelli, diversi sacerdoti diocesani – in numero ridotto e soprattutto provenienti dalla città poiché la festa cade di domenica con conseguenti impegni contemporanei nelle proprie parrocchie – i rappresentanti delle Confraternite e numerose anche autorità civili e militari: su tutti il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, il presidente della Provincia Monica Giuliano, il prefetto Antonio Cananà e il presidente delle Opere Sociali N.S. di Misericordia Giovanni De Filippi
Processione velocissima e Celebrazione in un Santuario strapieno
Per comprensibili ragioni dovute al clima, la processione è stata velocissima: il corteo ha tenuto un ritmo molto sostenuto tanto da giungere a destinazione intorno alle 9. All’arrivo il corteo dei pellegrini è stato accolto da centinaia di fedeli che già erano presenti al Santuario, raggiunto con bus o mezzi propri: così una folla di qualche migliaia di persone è andata a gremire la Basilica.
Con la pioggia incessante era impensabile infatti celebrare il Pontificale in piazza come vuole la tradizione, così – come accaduto l’ultima volta cinque anni fa, nel 2013, sempre a causa del maltempo – il Santuario si è riempito all’inverosimile, con numerose persone a occupare le navate laterali, le cappelle e perfino gli scaloni di accesso al presbiterio, gremito anch’esso.
I numerosi membri delle confraternite, schierati lungo la navata centrale, e un servizio d’ordine appositamente organizzato e coordinato da Simone Botta, ha garantito la necessaria sicurezza e soprattutto le indispensabili vie di fuga.
La Messa è iniziata puntualissima alle 9.30, presieduta dal vescovo Marino e concelebrata da monsignor Lupi e da don Germano Grazzini, parroco di san Paolo a Savona e direttore dell’Ufficio catechistico. Nel presbiterio hanno trovato posto il clero e le autorità e, nell’abside, un grande gruppo vocale composto per l’occasione da decine di cantori provenienti da diversi cori della diocesi, in particolare della città, che per il decimo anno consecutivo, ha animato la celebrazione. L’ensemble è stato come sempre diretto da padre Piergiorgio Ladone e accompagnato all’organo dal maestro Paolo Venturino.
Preghiere dei fedeli e lancio dei palloncini a fine celebrazione
Intenso anche il momento della preghiera dei fedeli. Le prime intenzioni sono state rivolte alla Chiesa: per papa Francesco, per il vescovo Calogero e per tutti i pastori e i presbiteri.
Preghiere poi per il percorso sinodale e per la missione interdiocesana di Cuba e in particolare per un sacerdote della diocesi di Santa Clara prematuramente scomparso in questi giorni. Intenzioni per la città di Savona, che oggi celebra la sua Patrona, e per coloro che sono ai margini della società e soffrono la mancanza di lavoro e di casa, per i malati nel corpo e nello spirito, per i ragazzi e i giovani e per i membri delle confraternite, citati dalla Vergine apparsa al Botta nel 1536 e di cui N.S. di Misericordia è riferimento spirituale a livello nazionale.
Ha chiuso la preghiera dei fedeli l’annuncio dell’ormai tradizionale lancio dei palloncini bianchi che, una volta terminata la celebrazione, hanno portato in cielo numerosi foglietti con le preghiere scritte dai tanti bambini, di varie fedi, assieme a un gruppo di “nonni” ospiti delle Rsa del Santuario. Un’anziana ha pregato proprio per i piccoli protagonisti di questa iniziativa perché la “Mamma di misericordia accolga le loro preghiere” e quindi due bambine hanno invocato la Vergine “perché gli abitanti della nostra città possano essere sempre buoni” e “per i nonni che ci insegnano a pregare Gesù e per gli ospiti della Rsa del Santuario”.
Conclusione, omaggio alla statua e iniziative del pomeriggio
Alla Comunione è stato lo stesso vescovo Marino a portare l’eucarestia alle tante persone anziane, disabili o malate che assistevano alla Messa nelle prime file della navata. La celebrazione si è conclusa, con la benedizione finale di monsignor Gero, poco prima delle 11. Quindi il Vescovo, accompagnato dal suo predecessore monsignor Lupi e dai presbiteri, si è recato nella cripta per rendere omaggio alla statua di N.S. di Misericordia con una preghiera e con il tradizionale “bacio del piede”.
Nonostante il clima non sia affatto migliorato, l’afflusso di pellegrini, soprattutto quelli che risalgono la provinciale a piedi, non ha accennato a interrompersi e proseguirà costantemente per tutta la giornata. Nel pomeriggio il rosario inizierà alle 15 sino ai vespri delle 16,45 e alla Messa delle 17.30. Per tutta la giornata in Basilica saranno disponibili sacerdoti per le confessioni e, fino alle 18, si potrà visitare il museo del tesoro.
Sempre le Opere Sociali promuoveranno due pesche di beneficenza, una a cura dell’Ascoll nell’ex Locanda e un’altra dell’associazione “Partilhar” nei locali di “Palazzo Azzarie”. Quest’ultima iniziativa, dalle 16 alle 17,30, sarà allietata dalle note della formazione da camera della scuola di musica della Banda Forzano. Infine il complesso civico sarà protagonista dell’evento conclusivo della festa: il concerto nella chiesa di san Giovanni Battista in via Mistrangelo a Savona stasera alle 21 con la “Forzano” in formazione sinfonica diretta dal maestro Igor Barra.